cosa vuol dire fare una residenza al checkpoint charly?
Checkpoint Charly nasce come luogo di condivisione, crescita, sperimentazione. I suoi spazi fisici – un ex magazzino e un’ex officina – sono edifici che nel tempo hanno modificato la loro natura per adattarsi e sopravvivere: spazi di lavoro in trasformazione.
Dentro le mura del Charly, il confine tra spazio privato e spazio condiviso è attraversabile: i tavoli di lavoro sono vicini tra loro, gli studi hanno porte sottili, si aprono nuovi laboratori e si mescolano i linguaggi.
Il concetto di studio d’artista come spazio privato di ricerca si trasforma ed evolve portando ad una contaminazione. L’artista che verrà ospitato dovrà tener conto di questo aspetto: gli spazi sono condivisi e fluidi e necessitano di un’attitudine all’adattamento e al confronto.
uno spazio aperto
Fuori dalle mura il Charly è uno spazio pubblico, aperto alla complessità e alla bellezza della Bolognina, uno dei quartieri più in rapida trasformazione della città. Le residenze d’artista al Checkpoint Charly prevederanno quindi una restituzione pubblica alla collettività, attraverso un evento, un’installazione, o un progetto site specific.
l'offerta
spazio
Due ampie sale di 20 e 30 mq ad uso dell’artista in residenza.
Utilizzo dei laboratori di ceramica, stampa calcografcia, serigrafia, falegnameria.
alloggio
quando e quanto?
Le residenze hanno una durata standard di 2 settimane. A seconda del progetto sarà possibile fissare una durata più lunga o più breve.
Normalmente vengono realizzate nei mesi di aprile/maggio e settembre/ottobre.
come partecipare
artisti in residenza

myriam schussler | 2017
